Il gigante italiano della difesa chiude il 2022 sfiorando il miliardo di profitti e annunciando un dividendo di 0,14 euro ad azione. Rimane il rammarico per la vendita di DRS e per le occasioni perdute

di Ennio Bassi

Leonardo chiude l’anno 2022 con un bilancio positivo. Il gruppo di Piazza Monte Grappa ha infatti registrato un utile netto di 932 milioni, con un aumento del 58,5% rispetto all’anno precedente. Ciò è stato possibile grazie all’andamento positivo degli ordini, pari a 17,3 miliardi (+21%), e ai ricavi, che hanno accelerato a 14,7 miliardi (+4,7%) in un anno non certo facile per il mercato.

Da notare che, al netto delle poste in crescita, il debito di Leonardo è diminuito a 3 miliardi, in ripiegamento del 3,4% sul 2021 e in linea con il trend indicato nei piani industriali del gruppo.

Il più importante gruppo nazionale di difesa, guardando al futuro, ha inoltre annunciato una stima di ordini a 17 miliardi circa e ricavi tra 15 e 15,6 miliardi per il 2023. Inoltre, Leonardo prevede un Ebitda compreso tra 1,2 e 1,3 miliardi e un indebitamento in ulteriore diminuzione a quota 2,6 miliardi. Il gruppo prevede inoltre ordini cumulati 2022-2026 a circa 90 miliardi (contro gli 80 miliardi piano precedente).

Inoltre, grazie alla significativa generazione di cassa e alle cessioni dei business di Leonardo Drs, il gruppo ha ridotto l’indebitamento e rafforzato il core business attraverso l’acquisto del 25,1% di Hensoldt e il consolidamento di Rada in Leonardo Drs. Ciò ha permesso di proporre agli azionisti il pagamento di un dividendo pari a 0,14 euro per azione anche per questo esercizio.

Insomma, numeri in miglioramento dovuti al momento storico, in cui i prodotti legati al tema delle difesa sono in netta crescita, e in parte forzati per la contingenza della scadenza del mandato dei vertici aziendali. Numeri che, allo stesso tempo, dimostrano da un lato il grande potenziale dell’azienda ma dall’altro indicano quanto tempo e quante opportunità si siano perdute negli ultimi anni, soprattutto alla luce del fatto che questo comparto in generale ha fatto registrare grandi crescite. Vendere Drs è stato un sacrificio che si poteva evitare se la gestione del corrente fosse stata più efficace e se si fosse fatta meno finanza e più industria, più sviluppo commerciale e meno immobilismo.

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