In Ucraina la guerra ha prodotto oltre 50 milioni di euro di danni all’ambiente inteso come inquinamento del suolo, atmosferico, distruzione di foreste ed edifici. Le istituzioni ucraine assicurano che chiederanno il conto alla Russia

di Corinna Pindaro

A oltre un anno dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina i danni non si contano solo a livello di vite umane prematuramente recise, città distrutte, infrastrutture rese  inutilizzabili ma anche in danni causati all’ambiente. Lo rivelano i dati  riportati dall’agenzia ucraina Ukrinform.

Secondo le stime si para di un danno all’ambiente di oltre 2 trilioni di grivne, la moneta ucraina che vale 0,026 cent di euro. Per danno ambientale si intende l’inquinamento del suolo, quello atmosferico, ma anche le foreste bruciate e gli edifici distrutti. “La Russia sta provocando una crisi climatica, una crisi nucleare, una crisi umanitaria”, ha affermato il primo viceministro dell’Ambiente e delle risorse naturali ucraino, Ruslan Grechanyk.

“Contiamo ogni albero distrutto. E ogni grivna (la moneta ucraina) che la Federazione Russa ci pagherà per quello che hanno fatto. Ogni giorno continuiamo a registrare nuovi danni e distruzione”, ha annunciato Verkhovna Rada durante una riunione del Comitato per la politica ambientale e la gestione della natura che si è svolta a Kharkiv.

Oleksandr Filchakov, capo dell’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv, ha aggiunto: “Registriamo e analizziamo tutti i crimini nel campo dell’ecologia, attacchi a strutture industriali, depositi di petrolio”.

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