La manifestazione si concluderà con un panel  dedicato al tema “I documentari d’arte: produzione e finanziamento di una leva culturale decisiva” che sarà moderato da  Simona Garibaldi e con la cerimonia di premiazione

Continuano le celebrazioni per i vent’anni di Inside Art, previste nell’arco di tutto il 2024. Dopo The Art Symposium, l’appuntamento svoltosi a maggio come giornata di confronto tra imprese pubbliche e private sul tema della cultura, prende ora il via The Art Film Fest (TAFF) – Rome 2024, una rassegna dedicata al documentario d’autore. L’iniziativa, organizzata dalla GNAM, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e da Inside Art, in collaborazione con Lilium Distribution, si terrà nel cortile Kosuth del museo romano dal 10 al 13 settembre 2024 e vedrà la partecipazione di diversi protagonisti della filiera culturale: artisti, registi, case di produzione e di distribuzione, broadcaster e istituzioni culturali.

“Al pari di tanti musei internazionali – afferma la direttrice Cristina Mazzantini – la Gnam è orgogliosa di organizzare una manifestazione che valorizza il documentario come strumento di produzione culturale. Questa prima edizione del festival ha registrato una straordinaria partecipazione che conferma l’interesse del pubblico e la vocazione multidisciplinare e pedagogica del museo”.

L’evento si articolerà in quattro serate di esplorazione delle connessioni tra arte e cinema e i documentari in programma proporranno diversi viaggi nel mondo dell’arte, raccontando le storie degli artisti, mostrando i loro studi e offrendo visioni uniche delle loro opere. La rassegna culminerà nella giornata finale del 13 settembre, in cui saranno premiati vincitori e premi speciali dall’editore Guido Talarico e da un rappresentante della GNAM.

“E’ un evento – ha spiegato Talarico – che colma un vuoto e punta a rimettere Roma al centro degli scambi artistici internazionali. I premi, oltre all’aspetto qualitativo intrinseco tengono infatti conto del respiro internazionale dei lavori presentati. Ringrazio quanti hanno collaborato con noi per la realizzazione di questo evento ed in particolare la Lilium Distribution di Simona Garibaldi per il suo prezioso contributo”.

Con l’azienda FAD e in collaborazione con Lilium Distribution, Talarico da diversi anni è impegnato nella realizzazione di film dedicati a grandi personaggi dell’arte per Rai Cultura: A cominciare da Mario Ceroli – Le forme della meraviglia, presentato quest’anno alla GNAM, L’Intuizione di Duchamp, del 2022, Rembrandt, il capolavoro ritrovato ed Emilio Isgrò – Come cancellare l’inutile, presentato nel 2023 e dedicato al lavoro del maestro della cancellatura Emilio Isgrò, ora Protagonista 2024 alla GNAM.

IL PROGRAMMA DELLE SERATE TAFF
MARTEDÌ 10 SETTEMBRE Cortile Kosuth
→ 18:30 Ingresso
→19.15Apertura ufficiale e conferenza stampa della 1° edizione di TAFF Rome con la direttrice della GNAM Cristina Mazzantini e il fondatore ed editore di Inside Art Guido Talarico
→ 20:15 – 21.45 Proiezione “Arte Povera. Appunti per la storia” di Andrea Bettinetti
MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE Cortile Kosuth
→19:30 Ingresso
→ 20:15 – 21:15 Proiezione “L’aeroplano di Marinetti” di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà
→ 21:30 – 22:45 Proiezione “Paint me a road out of here” di Catherine Gund
GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE Cortile Kosuth
→19:30 Ingresso
→20:15- 21:15 Proiezione “Joan Mitchell – a Woman in Abstract” di Stéphane Ghez
→ 21:30 – 22:45 Proiezione “L’arte della guerra “di Marco Spagnoli e Tiziana Lupi
VENERDÌ 13 SETTEMBRE Sala delle Colonne
→ 18:00 Panel “I documentari d’arte: produzione e finanziamento di una leva culturale decisiva” Modera Simona Garibaldi
→ 19:30 Chiusura del festival con Guido Talarico e rappresentante della GNAM per consegna dei premi ai vincitori
→ 20:00 – 21.15 Proiezione “Galleria Continua: the ability to dream” di Andrea Calderone.

ECCO I DOCUMENTARI IN CONCORSO

L’AEROPLANO DI MARINETTI 55’ Regia di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà
Una produzione © 2024 ARTE.it Originals in collaborazione con RAI Cultura. E’ un documentario che intreccia Futurismo, Aviazione e Propaganda su piani narrativi paralleli descrivendo l’avanguardia nell’arte, nella politica e nella società in Italia ai primi del Novecento. La novità rappresentata dal Manifesto dell’Aeropittura, pubblicato nel 1929 come espressione del secondo Futurismo con i suoi campioni – Enrico Prampolini, Gerardo Dottori, Tullio Crali e molti altri – si incrocia con il racconto degli esordi dell’aviazione italiana con i primi aeroplani realizzati da Gianni Caproni e da altre nuovissime industrie italiane, che insieme divennero il più potente strumento di propaganda di un regime che della modernità voleva fare la propria bandiera, ma che nella realtà tradì le speranze di una società, quella italiana, incapace di un reale cambiamento.

ARTE POVERA – APPUNTI PER LA STORIA 90’ Regia di Andrea Bettinetti, prodotto da Michele Bongiorno (Good Day Films) con Sky Arte. Attraverso le parole dei suoi protagonisti, il film documentario getta una luce su come l’Arte Povera abbia profondamente influenzato lo sviluppo dell’arte contemporanea e su come mai come oggi, dalla sua nascita, sia rilevante e di ispirazione per la società moderna per la sua poetica e i suoi valori. Un film ambizioso e senza precedenti.

GALLERIA CONTINUA: THE ABILITY TO DREAM 70’ Regia di Andrea Calderone, prodotto da Sky Arte e TIWI. Un viaggio attraverso i ricordi e le immagini che hanno segnato oltre 30 anni di attività della Galleria Continua e dell’Associazione Arte Continua. In questo documentario, i fondatori Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, insieme a grandi artisti e curatori, riflettono sulla straordinaria avventura che ha trasformato Continua in un simbolo globale di creatività e audacia. Un’ora di immagini iconiche e racconti emozionanti che mostrano come la passione e il coraggio abbiano fatto di Continua una galleria in cui il sole non tramonta mai.

JOAN MITCHELL – A WOMAN IN ABSTRACT 53’ Regia di Stéphane Ghez, una coproduzione Artline Films – ARTE France – La Fondation Louis Vuitton – AVROTROS. Joan Mitchell è stata una delle poche pittrici del movimento espressionista astratto americano. Nella New York degli anni Quaranta, accanto a Pollock, De Kooning e Franz Kline, e poi in Francia, dove visse dal 1959, Joan Mitchell sviluppò un corpus di opere unico al crocevia tra astrazione e impressionismo, tra Francia e Stati Uniti. Lo scrittore Paul Auster, la compositrice Gisèle Barreau e personalità del mondo dell’arte parlano della Joan che hanno conosciuto personalmente e della sua opera straordinaria, frutto di emozioni e sensazioni profonde.

L’ ARTE DELLA GUERRA 87’ Regia Marco Spagnoli e Tiziana Lupi, prodotto daArt Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari. Il documentario, prodotto da ART FILM KAIROS in collaborazione con RAI DOCUMENTARI e girato tra l’Italia e l’Ucraina, segue il lavoro di coloro che, all’indomani dello scoppio della guerra, si attivarono immediatamente, anche a rischio della propria vita, per mettere al sicuro le opere d’arte. Si cerca anche di capire perché, in tempo di guerra, la distruzione e il saccheggio delle opere d’arte sia uno dei primi obiettivi degli eserciti invasori, nel tentativo di eliminare la cultura di una nazione, cancellarne la memoria e annientarne l’essenza. Di fronte all’orrore della distruzione, la storia offre anche uno spaccato del profondo rapporto artistico tra l’Italia e l’Ucraina, oltre che con il resto dell’Europa. Inoltre, tornando agli anni della Seconda guerra mondiale, il documentario rivela come anche gli italiani abbiano dovuto difendere il loro vasto patrimonio artistico e come abbiano imparato a farlo, conquistando alla fine una vera e propria leadership in questo settore, che oggi mettono al servizio del popolo ucraino.

PAINT ME A ROAD OUT OF HERE 90’ Regia Catherine Gund, prodotto da Aubin Pictures-Nel 1971, l’artista Faith Ringgold realizza un dipinto monumentale per le donne detenute nel carcere di Rikers Island, intitolato “Per la casa delle donne”. Cinquant’anni dopo, l’artista Mary Enoch Elizabeth Baxter, che all’età di venticinque anni ha partorito in prigione, si ritrova a collaborare con un eccentrico gruppo di attivisti, politici, artisti, agenti di custodia e Faith Ringgold per liberare il dipinto. Paint Me A Road Out Of Here mette in luce il potere dell’arte di affermare, guarire e infine trasformare persone e istituzioni.

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