“E’ un evento – ha detto Guido Talarico, editore di Insideart ed editore e direttore di Associated Medias – che punta a rimettere Roma al centro degli scambi artistici internazionali”.  Il primo premio  “Galleria continua. The ability to Dream” di Andrea Calderone.

 

Guido Talarico, editore di Insideart e la direttrice della GNAM Renata Cristina Mazzantini al taglio del nastro della manifestazione

Al via ‘The Art Film Fest (TAFF) – Rome 2024’, la rassegna dedicata al documentario d’autore organizzata dalla GNAM, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, e da Inside Art inaugurata  stasera nella Sala delle Colonne della GNAM.

La manifestazione, che  si concluderà il 13 settembre con la cerimonia di premiazione delle opere selezionate  e vedrà la partecipazione di molti protagonisti della filiera culturale, che va dagli artisti ai registi, dalle case di produzione a quelle di distribuzione, dai broadcaster alle istituzioni culturali, è stata organizzata in occasione del ventennale di Inside Art e  propone quattro serate di esplorazione delle connessioni tra arte e cinema con la proiezione di  documentari che propongono affascinanti viaggi nel mondo dell’arte, raccontando le storie degli artisti, mostrando i loro studi e offrendo visioni uniche delle loro opere.

“Al pari di tanti musei internazionali, la GNAM è orgogliosa di organizzare una manifestazione che – ha dichiarato la direttrice Cristina Mazzantini – valorizza il documentario come strumento di produzione culturale. Questa prima edizione del festival ha registrato una straordinaria partecipazione che conferma la vocazione multidisciplinare e pedagogica del museo”.

“È un evento – ha detto Guido Talarico, editore di Insideart ed editore e direttore di Associated Medias – che colma un vuoto e punta a rimettere Roma al centro degli scambi artistici internazionali. I premi, infatti, tengono conto del respiro internazionale dei lavori presentati”.

Tanto pubblico e tanti giovani ad applaudire i  documentari premiati.  Le menzioni speciali sono andate a “Paint me a Road out of here” di Catherine  Gund, “L’arte della guerra” di Marco Spagnoli e Tiziana Lupi,  “Arte povera appunti per la storia” di Andrea Bettinetti, proiettato stasera.

Il terzo premio è stato assegnato a “L’aeroplano di Marinetti” dii Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, il secondo a “Joan Mitchell- A woman in abstract” di Stephanie Ghez. Il primo premio se lo è conquistato il docu “Galleria continua. The ability to Dream” di Andrea Calderone.

Primo Pemio

GALLERIA CONTINUA: THE ABILITY TO DREAM 70’ Regia di Andrea Calderone, prodotto da Sky Arte e TIWI. Un viaggio attraverso i ricordi e le immagini che hanno segnato oltre 30 anni di attività della Galleria Continua e dell’Associazione Arte Continua. In questo documentario, i fondatori Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, insieme a grandi artisti e curatori, riflettono sulla straordinaria avventura che ha trasformato Continua in un simbolo globale di creatività e audacia. Un’ora di immagini iconiche e racconti emozionanti che mostrano come la passione e il coraggio abbiano fatto di Continua una galleria in cui il sole non tramonta mai.

SecoNdo Premio

JOAN MITCHELL – A WOMAN IN ABSTRACT 53’ Regia di Stéphane Ghez, una coproduzione Artline Films – ARTE France – La Fondation Louis Vuitton – AVROTROS. Joan Mitchell è stata una delle poche pittrici del movimento espressionista astratto americano. Nella New York degli anni Quaranta, accanto a Pollock, De Kooning e Franz Kline, e poi in Francia, dove visse dal 1959, Joan Mitchell sviluppò un corpus di opere unico al crocevia tra astrazione e impressionismo, tra Francia e Stati Uniti. Lo scrittore Paul Auster, la compositrice Gisèle Barreau e personalità del mondo dell’arte parlano della Joan che hanno conosciuto personalmente e della sua opera straordinaria, frutto di emozioni e sensazioni profonde.

Terzo Premio

L’AEROPLANO DI MARINETTI 55’ Regia di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà
Una produzione © 2024 ARTE.it Originals in collaborazione con RAI Cultura. E’ un documentario che intreccia Futurismo, Aviazione e Propaganda su piani narrativi paralleli descrivendo l’avanguardia nell’arte, nella politica e nella società in Italia ai primi del Novecento. La novità rappresentata dal Manifesto dell’Aeropittura, pubblicato nel 1929 come espressione del secondo Futurismo con i suoi campioni – Enrico Prampolini, Gerardo Dottori, Tullio Crali e molti altri – si incrocia con il racconto degli esordi dell’aviazione italiana con i primi aeroplani realizzati da Gianni Caproni e da altre nuovissime industrie italiane, che insieme divennero il più potente strumento di propaganda di un regime che della modernità voleva fare la propria bandiera, ma che nella realtà tradì le speranze di una società, quella italiana, incapace di un reale cambiamento.

 

Le menzioni speciali

ARTE POVERA – APPUNTI PER LA STORIA 90’ Regia di Andrea Bettinetti, prodotto da Michele Bongiorno (Good Day Films) con Sky Arte. Attraverso le parole dei suoi protagonisti, il film documentario getta una luce su come l’Arte Povera abbia profondamente influenzato lo sviluppo dell’arte contemporanea e su come mai come oggi, dalla sua nascita, sia rilevante e di ispirazione per la società moderna per la sua poetica e i suoi valori. Un film ambizioso e senza precedenti.

L’ ARTE DELLA GUERRA 87’ Regia Marco Spagnoli e Tiziana Lupi, prodotto daArt Film Kairos in collaborazione con Rai Documentari. Il documentario, prodotto da ART FILM KAIROS in collaborazione con RAI DOCUMENTARI e girato tra l’Italia e l’Ucraina, segue il lavoro di coloro che, all’indomani dello scoppio della guerra, si attivarono immediatamente, anche a rischio della propria vita, per mettere al sicuro le opere d’arte. Si cerca anche di capire perché, in tempo di guerra, la distruzione e il saccheggio delle opere d’arte sia uno dei primi obiettivi degli eserciti invasori, nel tentativo di eliminare la cultura di una nazione, cancellarne la memoria e annientarne l’essenza. Di fronte all’orrore della distruzione, la storia offre anche uno spaccato del profondo rapporto artistico tra l’Italia e l’Ucraina, oltre che con il resto dell’Europa. Inoltre, tornando agli anni della Seconda guerra mondiale, il documentario rivela come anche gli italiani abbiano dovuto difendere il loro vasto patrimonio artistico e come abbiano imparato a farlo, conquistando alla fine una vera e propria leadership in questo settore, che oggi mettono al servizio del popolo ucraino.

PAINT ME A ROAD OUT OF HERE 90’ Regia Catherine Gund, prodotto da Aubin Pictures-Nel 1971, l’artista Faith Ringgold realizza un dipinto monumentale per le donne detenute nel carcere di Rikers Island, intitolato “Per la casa delle donne”. Cinquant’anni dopo, l’artista Mary Enoch Elizabeth Baxter, che all’età di venticinque anni ha partorito in prigione, si ritrova a collaborare con un eccentrico gruppo di attivisti, politici, artisti, agenti di custodia e Faith Ringgold per liberare il dipinto. Paint Me A Road Out Of Here mette in luce il potere dell’arte di affermare, guarire e infine trasformare persone e istituzioni.

 

 

 

 

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